Nel corso della nostra vita possiamo vivere delle situazioni che ci espongono a delle ferite molto particolari. Le cosiddette ferite narcisisitiche. Prima di entrare nel merito del loro effetto è necessario capire cos’è il narcisismo. Il narcisimo è l’impulso a sentirsi speciali, un po’ migliori dei nostri pari. E non è negativo di per sè, anzi, è essenziale per un buon funzionamento psichico ed emotivo.
La scala dei narcisi
Tutto dipende dal grado in cui ci si sente speciali, meritevoli del proprio e altrui amore, orgoglio, apprezzamento. Dal grado in cui si ha fiducia nel poter essere e fare qualcosa di grande nella vita e magari, migliore rispetto a come lo potrebbe fare il nostro vicino. Spesso è credenza comune pensare alla parola narcisisimo con accezione negativa, la mente fa subito un salto in avanti pensando che con narcisismo si indichi il narcisista malsano o il disturbo narcisitico di personalità. Quinidi l’estremizzazione del sentirsi speciali: il sentirsi migliore di tutti e di tutto, tanto che gli altri diventano solo specchio della parte migliore di sè o strumento per dimostrare la propria superiorità morale, meritevoli solo di illusioni, manipolazione e sfruttamento.
Il narcisimo tra bisogno e dipendenza
Il narcisismo è un bisogno, abbiamo necessità di ricevere attenzioni moderatamente narcisiste dagli altri -qualcuno che ci faccia sentire più speciale degli altri- e abbiamo necessità di ricevere queste attenzioni anche da noi stessi. In una scala che va da 0 a 10 i livelli 4-5-6 indicano un narcisismo sano, utile a crescere con amor proprio ed una buona capacità di amare gli altri. 7-8 indicano un narcisismo malsano sottile, coloro che presentano una iper idealizzazione di sè ma non così tanto rigida da essere immediatamente visibile agli altri. Può essere presente solo in alcuni ambiti di vita e celarsi dietro introversione e apparente altruismo. Invece, chi è tra il livello 9-10 rappresenta un narcisismo estremo. Per narcisisti estremi si intendono tutte quelle persone con poca consapevolezza di sè e del proprio modo di operare nel mondo e in relazione, per i quali non esiste punto di vista diverso dal proprio, gli altri sono un’estensione di sè e sono disposti a tutto per dimostrare di essere “un’eccezione speciale”. Mancano totalmente di empatia e sono totalmente dipendenti da questo modo di essere.
Differenze tra patologia e abitudine
I narcisiti estremi si distinguono dal grado 7-8 (abitudine) per la rigidità con cui attuano il loro funzionamento, dallo scarso controllo di sè e dalla totale dipendenza dal sentirsi speciali, così invadente da essere applcata sempre, con chiunque e ovunque. Inoltre, chi si trova nel narcisimo estremo è molto difficile si rivolga sponateamente da un terapeuta per chiedere aiuto, mentre chi sta tra 7 e 8 può farlo più facilmente. In ogni caso, ciò che li porta ad analizzarsi, è più probabile sia l’insoddisazione nella relazione data dal non ricevere più le attenzioni narcisistiche “che si merita” e di cui ha un biosgno estremo. Inoltre, chi si trova tra il 9-10 è probabile presenti il disturbo narcisistico di personalità o disturbo psicopatico.
ATTENZIONE! Per diagnosticare un disturbo mentale, come nel caso del narcisimo patologico estremo, è assolutamente necessario il lavoro di uno psicoterapeuta professionista. Infatti, non è sufficiente fare qualche test per parlare di patologia. Come si può notare dalle mie parole, la scala narcisitica è ampia e diverisifcata, ricca di sfumature e non di categorie. Inoltre, ricordiamoci sempre che un disturbo mentale è sempre frutto dell’interazione di diversi fattori, ambientali, genetici, di ferite profonde che portano uno scompenso tale da minare un buon funzionamento. Perciò non è nostro compito giudicare ma comprendere ed, eventualmente aiutare, se è la nostra professione.
L’altra parte della scala
Per queste persone va bene essere notate, purchè siano notate per quello che fanno per gli altri.
Craig Malkin
Chi si aggira tra 0 e 1 nella scala del narcisimo è definito ecoista. Chi si aggira sul 2-3 è definito come ecoista sottile. In generale, le persone che propendo per questo lato sono l’opposto del narcisista del senso comune, ma non rappresentano qualcosa di sano. E’ un funzionamento che fa molto più male a sè che agli altri mentre il narcisista malsano o patologico fa molto male a sè e agli altri. Le persone ecoiste sono caratterizzate dalla paura di sentirsi speciali. La paura di fare rumore esponendo i propri bisogni e i propri desideri perchè questo, nel loro ragionamento, potrebbe allontanare gli altri. Perciò preferiscono occuparsi degli altri, dei loro bisogni e dei loro desideri. Ciò che prinicipalmente distingue chi oscilla tra 0-1 da chi sta sul 2-3 è, come per il narcisita malsano, la rigidità. Chi sta sul 2-3 mantiene la capacità di esporre le proprie richieste, seppur al minimo, e può accettare che in qualche ambito della vita possa sentirsi speciale o essere valutato così da qualcun altro. Chi sta tra 0 e 1 invece, è molto più rigido nel suo funzionamento, neanche quel minimo di richieste del 2-3 sono permesse e la paura più grande è diventare dei narcisisti.
Principali carattersitche
Fatta questa breve distinzione ti metto qui le caratteristiche principali degl di ecoisti (tieni sempre presente le differenze di grado):
- scarsa autostima;
- lasciarsi condizionare dai bisogni e dai desideri degli altri;
- sentirsi non meritevoli;
- fare fatica a ricevere e talvolta a dare sostegno emotivo;
- sentirsi pessimisti;
- essere modesti;
- sentirsi emtoivamente fragili, ansiosi e depressi.
Curiosità
Il termine ecoista deriva da Eco che, nel mito di Narciso, è la ninfa delle montagna innamorata del giovane presuntuoso. Eco non aveva una voce propria, era stata condannata da Giunone a ripetere le ultime parole degli altri. Da qui il termine ecoista, per indicare coloro che non utilizzano la propria voce per esprimere bisogni e desideri ma, si limitano a dar voce ai bisogni e desideri altrui, affascinanti da chi, invece, fa l’opposto come Narciso.
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Materiale di approfondimento:
Libro, Malkin, C., 2015. Che c’è di male nel sentirsi speciali? Giangiacomo Feltrinelli: Milano.