Era un giorno caldo, c’era un venticello piacevole che rendeva sopportabile il sole sulla pelle. Lily stava passeggiando lungo il lago quando all’improvviso intravede una panchina leggermente ombreggiata da un albero. “Oh ma sei tu! Che piacere rivederti.” Eh si, la panchina era occupata da una persona molto cara a Lily, l’insegnante di italiano del liceo. La sua mentore! Così, iniziano a parlare, a chiedersi le rispettive vite, era da parecchi anni che non si vedevano, finchè arriva la domanda fatidica: “ Lily ho saputo che hai dovuto interrompere i tuoi studi, mi dispiace. Posso chiederti che cosa è successo? “ Il viso della ragazza inizia ad arrossire e lascia trapelare un certo imbarazzo e allo stesso tempo un sorriso risoluto. Lily inizia il suo racconto. “In realtà non è andata proprio così, non ho dovuto lasciare gli studi, ho scelto di lasciare gli studi”.
Premessa, Lily aveva iniziato un corso universitario di giurisprudenza un paio di anni prima.
L’insegnante incalza: “Cosa vuol dire che hai scelto? Non ti piaceva? ” Lily allora continua la sua spiegazione: “Non è che non mi piaceva. Ho scoperto che ci sono cose che mi piacciono di più, che mi si addicono di più, che desidero di più. Trovarmi tra quei banchi mi faceva mancare l’aria. Sentivo che dovevo continuare… tutti quei sacrifici dei miei genitori per farmi studiare. I contatti che mio padre aveva costruito negli anni per garantirmi un accesso più semplice nel mondo del lavoro… ma ti assicuro che per me non c’è stata cosa più difficile. Ho passato mesi e mesi a piangere, ad avere attacchi d’ansia, a sentirmi paralizzata dalle mie stesse emozioni. Finchè un giorno ho iniziato a riprendermi cura di me e ho deciso di coltivare i miei desideri. Ho trovato un lavoro, lasciato l’Università e con i risparmi ho seguito dei corsi di giardinaggio, mi sono specializzata e un tirocinio mi ha fatto entrare nel mondo delle fiorerie, il mio sogno! Non sono mai stata così felice!”
“Ok, ma come hai fatto? Hai mollato tutto e hai ricominciato?” chiede stupita l’insegnante. La giovane risponde subito, con quella voracità che contraddistingue chi è ricco di desiderio e fiero di raccontarlo: “No non è stato così, è stata un’evoluzione, un processo di individuazione delle mie possibilità in funzione dei miei desideri, una sperimentazione accurata per poi arrivare ad un cambiamento.”
SELF EMPOWERMENT
Con questo piccolo racconto voglio introdurti a dei concetti del Self Empowerment, un approccio alla persona che fornisce strumenti e concetti per aiutarla ad essere e sentirsi protagonista della sua vita, ad utilizzare le proprie risorse per creare sempre nuove possibilità. Il Self Empowerment mette in risalto come la persona può cambiare senza subire, essendo parte attiva anche quando il cambiamento non è stato cercato ma dipende da avvenimenti esterni.
Spesso la società moderna corre, sembra di tener premuto il tasto avanti di un registratore e, nel frattempo, crea, costruisce, distrugge. Cambia. Ti puoi trovare in balia della sua rapidità ed essere scaraventato da una parte all’altra come una zattera in mezzo alle onde del mare o puoi imparare a padroneggiarle. La persona tende a voler cambiare gradualmente, però spesso capita che eventi esterni come la perdita del lavoro, la morte di un caro ecc., creino un cambiamento repentino che non si può bloccare. Allora cosa fare?
CAMBIARE IN MODO ATTIVO O PASSIVO.
Ci sono principalmente due differenti modi di stare nel cambiamento: attivamente e passivamente. Cambiare in modo attivo significa diventare consapevoli che il mondo esterno sta irrompendo nella nostra vita apportando un cambiamento ma essere altrettanto consapevoli che puoi scegliere chi essere in quel cambiamento. Non è semplice, non è facile prendere coscienza che puoi scegliere come cambiare anche quando questo cambiamento non lo hai cercato tu ma è possibile. E’ possibile iniziando a costruire nel tempo e col tempo diverse possibilità di te nella tua vita.
L’alternativa è rimanere passivi , adeguarsi passivamente alla realtà che ci viene presentata senza ascoltare i nostri nuovi desideri che porta con se quel cambiamento. Soffriamo, sacrifichiamo tanto, abbiamo difficoltà ma non sappiamo cos’altro poter fare, ci sentiamo inermi davanti a tutto quel dolore. In realtà è proprio in mezzo a tutto questo dolore che possiamo trovare la forza di ricercare lo stato di benssere, di serenità che ci accompagna nella nostra vita. E’ un modo di sentirsi in pace con sè e con il mondo, non è felicità ma neanche un continuo stato di combattimento tra rabbia e frustrazione.
Allora, vediamo insieme un esercizio utilizzato in psicologia positiva, in Self Empowerment per aiutare la persona nella visualizzazione e nel recupero delle diverse possibilità di vita che ha e che desidera per sé.
LA MARGHERITA DELLE POSSIBILITA’
E’ un esercizio che consiste nel disegnare al centro di un foglio una margherita con almeno 5 petali belli ampi. Dai prendi un foglio e provaci :-). Poi mi fai sapere com’è andata!
Decidi su cosa vorresti dirgiere il tuo cambiamento. Facciamo un esempio con il lavoro. Ecco, ora immagina di ritrovarti in mezzo alle pagine del mio sito tra 3 anni, precisamente il 19 Aprile 2023 e mi vuoi aggiornare su come sta andando la tua vita lavorativa perchè sei molto soddisfatto e vuoi condividere il tuo percorso. Mi scrivi che hai cambiato lavoro e che sei molto più sereno. Mi dici qual è questo lavoro. Bene, adesso scrivi in un petalo della margherita quel lavoro e, successivamente, in ogni petalo scrivi un lavoro diverso che vorresti fare tra 3 anni. Attenzione, i lavori che scrivi devono avere alcune caratteristiche!
Tutto ciò che scrivi nei petali deve essere positivo per te, rappresentativo di un tuo desiderio. Devono essere possibilità realistiche, affini alla tua persona. Ambiziose. Devono essere alternativi, diversi tra loro e specifici. Un petalo lascialo vuoto in segno di apertura verso le nuove possibilità che emergeranno nel tempo. Non chiederti come raggiungerai quei desideri, l’obiettivo per ora non è quello di fare un analisi dei passaggi per raggiungerli. Ora l’obiettivo è dare voce a quello che tu desideri. In un secondo momento si farà un’analisi di fattibilità.
Ecco questo è un esercizio di possibilitazione. Cosa può portare di positivo questo esercizio? Prendere consapevolezza che anche quando un cambiamento non lo cerchiamo direttamente, possiamo esserne parte attiva e non vittime. Non subito magari, col tempo. Ma l’esercizio della margherita che ti porta ad individuare diverse possibilità per te è fondamentale per non dimenticarti che indipendentemente dai cambiamenti, scelti o non scelti puoi portare con te i tuoi desideri.
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Ti lascio qui sotto il link di alcuni riferimenti scientifici:
Grazie, Marti.